Piano di Monitoraggio e Messa in Sicurezza della falda – impianto di biodigestore in località Saliceti (Vezzano Ligure, SP)

Nell’ambito del progetto di realizzazione dell’impianto per il trattamento e il recupero della FORSU (frazione organica del rifiuto solido urbano) con produzione di compost di qualità e biometano sostenibile nel Comune di Vezzano Ligure (SP), in Località Saliceti è stato redatto un Piano di Monitoraggio delle acque sotterranee in cui sono state previste difese attive (pozzi barriera) allo scopo di tutelare e preservare la risorsa idrica dell’acquifero della bassa Val di Magra. Contributo importante è stato il proficuo scambio di informazioni avuto con il Prof. F. Ronchetti dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ed il suo team, incaricato della realizzazione del modello 3D della falda.

Attività eseguite

1. Raccolta dati ed informazioni sito-specifiche
2. Elaborazione dati
3. Elaborazione modello 2D pozzi barriera
4. Redazione Piano di Monitoraggio

Responsabile:

Dott. Geol. Nicola Bertuccelli
Dott. Geol. Paolo Fabiani

Per la redazione del Piano di Monitoraggio si è fatto riferimento a studi idrogeologici pregressi eseguiti nell’area (Dott. Geol. Paolo Fabiani), a dati bibliografici e ai nuovi dati emersi dallo studio effettuato dal Prof. F. Ronchetti dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

I numerosi dati a disposizione hanno permesso di acquisire una approfondita conoscenza delle dinamiche idrogeologiche dell’area in cui andrà a sorgere l’impianto industriale in progetto e di elaborare un piano di monitoraggio e difesa attiva della risorsa, articolato secondo i seguenti punti principali:

localizzazione Aree Sorgente e Aree Obbiettivo
tipologia di inquinante e simulazioni di dispersione in falda
realizzazione Punti di Controllo
progettazione barriera idraulica

Sulla base di quanto indicato negli elaborati di progetto, le aree sorgente a maggior rischio sono individuate nelle vasche di accumulo di eluato interrate mentre le Aree Obbiettivo sono rappresentate dai 2 campi pozzi ad uso idropotabile ubicati in sponda sinistra e destra del fiume Magra in località Forcola (SP), ad una distanza di circa 1200 m e 1700 m rispettivamente.

L’impianto per il trattamento e il recupero della FORSU porterà alla generazione di un percolato costituito prevalentemente da composti azotati, cloruri e sostanze organiche non pericolose.

Allo scopo di valutare i tempi di trasmissione in falda di eventuali contaminanti sono state eseguite una prova di tracciamento sotto stabilimento e simulazioni di trasporto advettivo (Prof. F. Ronchetti), in relazione agli scenari di rischio ipotizzati.

I dati ottenuti dalla prova di tracciamento e dalle simulazioni sul trasporto di un potenziale contaminante hanno permesso di elaborare un piano di monitoraggio specifico, individuando e descrivendo le procedure di emergenza da adottare in caso di evento.

Il piano di monitoraggio prevede la realizzazione di piezometri attrezzati per la misurazione in continuo dei parametri sensibili (temperatura, ossigeno disciolto, conducibilità, pH, potenziale redox, nitrati), individuati in base al chimismo dell’inquinante.

E’ prevista la realizzazione di otto piezometri di controllo (Punti di Controllo) dell’acquifero: n.5 all’interno dell’area in cui sorgerà l’impianto, a distanza crescente rispetto alle Aree Sorgente allo scopo di individuare e valutare i tempi di percorrenza di un eventuale plume di contaminazione e n.3 in corrispondenza dei campi pozzi di Fornola (Aree Obbiettivo), a protezione dei suddetti.

In caso di variazione dei parametri chimico-fisici registrati in continuo nei Punti di Controllo all’interno del sito, il piano di monitoraggio prevede l’attivazione di procedure di emergenza distinte in due fasi (Fase di Pre-Allerta, Fase di Allerta), con ripetuti prelievi di campioni di falda da tutti i piezometri costituenti la rete di controllo. In base ai risultati analitici si valuteranno gli interventi da eseguire e, in caso di accertata contaminazione, l’attivazione dei pozzi barriera.

Allo scopo di contenere l’eventuale fuoriuscita di inquinante dalle Aree Sorgente è stata infine progettata una barriera idraulica costituita da n.2 pozzi, posizionati a confine del sito, a valle idrogeologica delle aree sorgenti.

Per il dimensionamento della barriera idraulica sono state condotte due simulazioni:

analisi 2D tramite WhAEM2000 v.3.3.2, un programma basato sul Metodo degli Elementi Analitici (AEM Analytic Element Method) che permette di eseguire una modellazione idrogeologica che simula il flusso stazionario in geometria 2D;
analisi 3D su scala locale tramite MODFLOW, libreria di software sviluppata da U.S. Geological Survey basata sul codice di soluzione dell’equazione del flusso alle differenze finite,che permette di simulare il flusso delle acque sotterranee in regime stazionario o transitorio ed analizzare scenari di inquinamento della falda (Prof. F. Ronchetti, UNIMORE).

Partnership

Piano di Monitoraggio e Messa in Sicurezza della falda – impianto di biodigestore in località Saliceti (Vezzano Ligure, SP)

Attività eseguite

Responsabile: