Mappatura MCA in Villa Storica di Genova

Ai sensi del DM 06/09/94 che impone la verifica della presenza di materiali contenenti amianto negli ambienti di vita

E’ stata quindi eseguita una mappatura dei vari Materiali Contenenti Amianto presenti sia in esterno che negli interni dell’edificio. In particolare è stata verificata (tramite prelievo di campioni ed analisi di laboratorio con tecniche SEM e XRD) e quantificata la presenza di amianto sia in matrice friabile (coibentazioni di tubazioni e guarnizioni mobilio) che compatta (pannelli dei controsoffitti, coperture annessi esterni, tubazioni e camini). La mappatura eseguita ha permesso di progettare l’intervento di bonifica.

Al di là della mappatura dei materiali contenenti amianto si è potuta segnalare la presenza di FAV (Fibre Artificiali Vetrose) definite come da Circolare n 4 del 15/03/2000 emanata dal Ministero della Sanità

Attività svolte

1. Ispezione di tutti gli spazi indoor ed outdoor
2. Caratterizzazione preliminare materiali con stesura schede descrittive
3. Campionamento materiali per verifiche analitiche*
4. Realizzazione mappature MCA sulla base degli esiti analitici
5. Stesura indicazioni generali per gli interventi di bonifica
6. Campionamenti ed analisi* per la restituzione degli spazi confinati post-bonifica

Responsabile:

Dott. Geol. Paolo Fabiani

* Analisi by LifeAnalytics

Quando si parla di amianto, si pensa immediatamente alle coperture in cemento-amianto degli edifici. Ma questo è solo l’elemento più appariscente. L’amianto è stato infatti impiegato per svariate applicazioni, date le sue molteplici caratteristiche tecniche: resistenza al fuoco, all’usura, all’umidità, ecc…

Le attività di ispezione degli spazi e di caratterizzazione preliminare dei materiali hanno infatti consentito di individuare numerose tipologie di materiali potenzialmente contenenti amianto:

Coibentazioni con amianto friabile nelle tubature nei piani interrati;
Guarnizione in amianto friabile di elementi lignei a protezione dei riscaldamenti;
Pannelli in cemento-amianto negli spazi abitabili del sottotetto;
tubazioni in cemento-amianto sia in esterno che nell’edificio;
Coperture in cemento-amianto degli annessi esterni
Camini in cemento-amianto;
Elementi in cemento-amianto sparsi nei magazzini e nei controsoffitti (pannelli, spezzoni di tubature, vasche, onduline).

Presenza di amianto in matrice friabile come guarnizione dei mobili lignei a riparo dei caloriferi. Le analisi di laboratorio hanno confermato la presenza di amianto tipologia crisotilo

Esempio di schedatura dei materiali potenzialmente contenenti amianto.Nelle schede proposte è stata posta attenzione alla distinzione tra manufatti in matrice compatta o friabile in relazione alla maggior propensione al rilascio di fibre dei manufatti in matrice friabile.
E’ stata inoltre proposta una prima valutazione volumetrica attraverso le dimensioni spaziali dei singoli manufatti.

I materiali friabili rappresentano un rischio maggiore per la salute umana, per la loro maggiore attitudine a rilasciare fibre nell’ambiente.

Nel caso specifico, si sono potuti individuare manufatti con matrici amiantifere friabili nelle coibentazioni delle tubature del piano interrato (ed in singolo elementi isolati a protezione dei caloriferi). La valutazione dell’estensione areale degli spazi interessati da questa tipologia di manufatti ha dato indicazioni importanti per la progettazione dell’intervento di bonifica. La bonifica dei manufatti in amianto friabile prevede infatti l’intervento di ditte abilitate con predisposizione di apposite aree confinate statico/dinamiche che non sono necessarie per la rimozione dei manufatti in matrice compatta

Amianto in matrice friabile nelle coibentazioni presenti nei piani interrati. Si presenta in pessimo stato di conservazione con alto rischio di rilascio di fibre

Amianto in matrice compatta presente nei camini

L’immagine riassume in forma tabellare i campionamenti effettuati e le corrispondenti risultanze analitiche (analisi fornite da laboratorio del Gruppo LifeAnalytics).

Si è segnalata anche la presenza di FAV (Fibre Artificiali Vetrose) di cui si è consigliata la verifica della pericolosità in fase di bonifica.

La mappatura planimetrica consente, assieme alle caratteristiche tipologiche e dimensionali dei manufatti MCA, di effettuare valutazioni volumetriche e di indirizzare preliminarmente i successivi interventi di bonifica.

Nel caso specifico, le elaborazioni hanno consentito di apportare dati alla stesura di capitolato tecnico di gara per la bonifica del sito.

Esempio di tavola con mappatura delle diverese tipologie di MCA rilevati negli spazi interni dell'edificio

Partnership

Mappatura MCA in Villa Storica di Genova

Attività svolte

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